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15 Dicembre 2022

Utilizzo Idranti e Naspi: Le corrette procedure

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Tra le novità introdotte dal D.M. 2/9/21 è evidente l’intenzione di dare un forte risvolto pratico e di addestramento ai corsi di formazione per addetti antincendio.

Con questa news abbiamo quindi pensato di approfondire quelle che sono le procedure relative all’utilizzo di idranti e naspi.

DIFFERENZA TRA IDRANTE E NASPO

Il naspo è il terminale più piccolo di una rete idrica antincendio. È costituito da una bobina mobile su cui è avvolta una tubazione semirigida collegata ad una estremità con una lancia erogatrice. È una tipologia di “idrante” più facile da utilizzare e, grazie alla tubazione semirigida, è possibile iniziare l’erogazione dell’acqua anche senza aver completamente distesa la tubazione.

Oltre al naspo esistono anche due tipologie di idranti, gli UNI 45 e gli UNI 70. L’UNI 45 è la tipologia di idrante intermedia, composta da una cassetta contenente una valvola di intercettazione e una tubazione flessibile con lancia erogatrice. Invece l’UNI 70 è tipologia di idrante più grande che può essere installato sottosuolo o soprasuolo.

PROCEDURA DI UTILIZZO DI UN NASPO

Per manovrare un naspo è sufficiente un solo operatore, che apre la cassetta e apre il naspo lateralmente (a compasso), aprendo poi il rubinetto per mettere in pressione la tubazione. Dopo aver impugnato la lancia tenendo la tubazione sul lato destro, si dirige verso l’incendio fino ad una distanza di 5/6 metri. Al che, assunta una posizione di sicurezza, apre la leva della lancia (o gira la ghiera nella parte finale della lancia) direzionandola il getto verso l’incendio.

PROCEDURA DI UTILIZZO DELL’IDRANTE UNI 45

Vediamo adesso la corretta procedura per l’utilizzo di un idrante UNI 45 nel caso sia un solo operatore a compiere la manovra:

1. l’operatore apre (o rompe se in policarbonato) il portello della cassetta, appoggia a terra la tubazione avvolta e avvitata all’idrante orizzontalmente;

2. impugna la lancia verificando che sia in posizione di chiuso e si dirige verso l’incendio fino a stendere completamente la tubazione;

3. dopo essersi accertato che la condotta non abbia spire tali da determinarne delle strozzature (se del caso ruota la tubazione), torna verso la cassetta idranti e aziona la valvola per mettere in pressione la tubazione;

4. quando è certo che la condotta è in pressione, torna verso la lancia e aziona la leva di apertura modulando fra getto pieno e getto frazionato a seconda delle necessità delle operazioni di spegnimento.

Nel caso, invece, siano due gli operatori le modalità di utilizzo dell’idrante sono similari. Il primo operatore, una volta stesa la tubazione come sopra descritto, da segnale al secondo operatore che aziona la valvola per mettere in pressione la tubazione. Dopo aver verificato che la condotta risulti “piena” ed in pressione, il primo operatore aziona la leva di apertura modulando fra getto pieno e getto frazionato a seconda delle necessità delle operazioni di spegnimento.

PROCEDURA DI UTILIZZO DELL’IDRANTE UNI 70

Nel caso si debba utilizzare un idrante UNI 70 con due operatori, posizionato soprasuolo, la corretta procedura è la seguente:

1. l’operatore si posiziona ad adeguata distanza (0,5 m) sul lato del bocchettone dell’idrante con la lancia a terra appoggiata verticalmente e la manichetta appoggiata a terra orizzontalmente sulla propria destra, poi toglie il tappo filettato (se presente) dal bocchettone dell’idrante. Raccoglie il raccordo femmina della manichetta e lo avvita all’idrante serrandolo;

2. raccoglie la lancia con la mano sinistra e il raccordo maschio della manichetta con la mano destra;

3. mantenendo sulla propria destra la manichetta, la avvita alla lancia correndo avanti (la tubazione seguirà automaticamente);

4. ad avvenuta completa estensione della tubazione, girandosi si accerta che la condotta non abbia spire tali da determinarne delle strozzature (se, del caso, ruota la tubazione);

5. si assicura della posizione di chiusura della lancia e comunica al secondo operatore l’apertura dell’idrante,

6. il secondo operatore, in prossimità dell’idrante soprassuolo, mette in pressione la tubazione aprendo gradualmente, mediante la chiave per idranti;

7. completata la messa in pressione della tubazione, l’operatore apre la lancia e inizia l’erogazione dell’acqua.

Se invece l’idrante UNI 70 è posizionato sottosuolo allora i due operatori dovranno innanzitutto aprire il chiusino metallico stradale facendo attenzione di togliere il coperchio aiutandosi con chiave apposita, non prima di fare uscire i sedimenti nel basamento dello stesso, battendo con un martello sul chiusino. Successivamente devono:

1. togliere il tappo cieco sull’idrante sottosuolo, con la chiave a “T” aprire la saracinesca e fare uscire un poco di acqua e richiudere la saracinesca;

2. inserire la colonnina avvitandola sull’idrante e serrarla manualmente servendosi degli elementi orizzontali posti su di essa, di seguito avvitare manichetta da 70 mm;

3. nel caso in cui la saracinesca dell’idrante non si trovi all’interno dell’idrante in sottosuolo, essa si troverà nelle vicinanze al di sotto di un ulteriore chiusino metallico. Aprendolo utilizzando lo stesso metodo di quello precedente, si potrà accedere alla saracinesca della condotta utilizzando la chiave a “T”;

4. l’operatore si posiziona ad adeguata distanza (0,5 m) sul lato del bocchettone dell’idrante con la lancia a terra appoggiata verticalmente e la manichetta appoggiata a terra orizzontalmente sul lato della mano destra, poi toglie il tappo filettato (se presente) dal bocchettone dell’idrante. Raccoglie il raccordo femmina della manichetta e lo avvita all’idrante serrandolo;

5. l’operatore raccoglie la lancia con la mano sinistra e il raccordo maschio della manichetta con la mano destra;

6. l’operatore impugna la lancia con mano destra in prossimità della leva di chiusura e la mano sinistra poco più in avanti, dirigendosi verso l’incendio, mantenendo la tubazione sul lato della mano destra (la tubazione seguirà automaticamente l’operatore);

7. ad avvenuta completa estensione della tubazione, girandosi indietro, si accerta che la condotta non abbia spire tali da determinarne delle strozzature (se del caso ruota la tubazione) e chiede al secondo operatore l’apertura dell’idrante;

8. il secondo operatore, in prossimità dell’idrante sottosuolo, mette in pressione la tubazione aprendo gradualmente, mediante la chiave per idranti;

9. completata la messa in pressione della tubazione, l’operatore apre la lancia e inizia l’erogazione dell’acqua.

Si precisa che è in ogni caso è fondamentale che i due operatori si mantengano ad una distanza tale da avere sempre un contatto visivo.

DOVE E COME ESEGUIRE LE PROVE DI UTILIZZO DI IDRANTI, NASPI ED ESTINTORI

Lo svolgimento delle prove pratiche per l’uso di naspi e idranti con erogazione di acqua comporta un’aumentata complessità nell’organizzazione dei corsi per addetti antincendio, dovendo prevedere spazi e impianti in grado di consentire lo svolgimento in sicurezza delle prove con idranti e naspi con erogazione di acqua.